Il softair è un’attività ludico sportiva nata in Giappone negli anni ‘80 in cui i partecipanti
simulano battaglie utilizzando repliche di armi da guerra alimentate a batteria.
I giocatori, chiamati “softgunners” o “softeristi” (quest’ultimo poco utilizzato), possono quindi scegliere se imbracciare pistole o fucili, oppure lanciare bombe a mano. Le armi, chiamate “air soft gun” (ASG) sparano pallini di plastica, ceramica, alluminio o materiale biodegradabile, dal diametro di 6 millimetri e di diversi colori, ad una potenza inferiore o pari ad 1 Joule.
Per proteggersi dai “proiettili” i giocatori sono obbligati ad utilizzare una speciale maschera per evitare danni agli occhi. Per quanto riguarda il resto dell’abbigliamento (che non è obbligatorio), molto spesso i softgunners utilizzano vere e proprie mimetiche in uso dalle forza armate dei diversi Paesi del mondo. Sono però vietati per legge loghi e scritte riconducibili all’esercito o alle altre forze italiane di polizia.
Non essendoci regolamenti ufficiali, le partite possono avere svariati obiettivi: si va dal conquistare la bandiera altrui, ad effettuare vere e proprie pattuglie di ricognizione per conquistare obiettivi di diversa natura (bandiere, testimoni, materiali, etc.), naturalmente "neutralizzando" gli avversari bersagliandoli con le apposite armi ed eliminandoli così dal gioco. Una curiosità: a differenza del Paintball dove il colpo andato a segno è effettivamente visibile a causa dell’esplosione della vernice contenuta nel proiettile, nel softair è tutta una questione di fiducia: starà al giocatore essere onesto e allontanarsi temporaneamente dall’area di gioco.
Chi agisce disonestamente e non si dichiara nonostante colpito, viene ironicamente
definito highlander (dal famoso film basato sulle vicende degli scozzesi immortali) e una volta individuato, può anche essere espulso dal gioco o, nei casi più gravi, dall'Associazione di appartenenza.
Oltre che avere un ruolo puramente ricreativo, il softair viene spesso utilizzato dalle forse speciali per addestrarsi.